2 giorni a Parigi: cosa non perdersi

Quarta tappa di questo lungo viaggio. 2 giorni a Parigi! Siamo nella città dell’amore, ma siamo anche nella città del Musee d’Orsay, del Sacre Coeur, di Amelie, di Ratatouille e della Soupe all’oignon.

Strappatemi il cuore, ci vedrete Parigi
Louis Aragon

Scendo dal bus e la pioggia torrenziale mi accompagna fino all’ostello, dove abbandono lo zaino per partire alla volta della Saint Chapelle. Sbalordita sarebbe riduttivo; quelle favolose vetrate alte 15 metri, in stile gotico, ti tolgono il respiro, una fusione tra colore, stupore e misticismo ti seguono fin dal primo passo.

La città dei musei: cosa vedere in 2 giorni a Parigi

Quella che però mi fa trepidare, è la prossima destinazione: il Musee d’Orsay. Se mi chiedessero di scegliere tra il Louvre e Lui, senza esitazione, sceglierei quest’ultimo. Sarà perchè la magistralità con cui Gae Aulenti ha trasformato una stazione in uno splendido spazio espositivo è notevole, oppure perchè anche Doctor Who vi ha fatto una visitina con una persona a me molto cara (il maestro Vincente Van Gogh), ma ogni volta che entro in questo museo, ho i brividi.

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Per prima cosa mi dirigo verso la sezione dedicata a Van Gogh. Linee, tratti, pennellate che vanno a formare capolavori che sprigionano energia. Le storie tormentate mi hanno sempre affascinata, ma la sua ha qualcosa di più, tristezza, abbandono, a volte rassegnazione, ma riesce comunque a mantenere al centro della sua esistenza le emozioni, che trasmette attraverso le lettere al fratello Theo, ma soprattutto attraverso i suoi quadri.

L’artista non è chi fugge, ma chi, con la sua opera, cerca di dare senso e speranza di fronte all’insensatezza dell’esistenza.
Midnight in Paris

Pausa pranzo parigina

La mia visita è andata un po’ per le lunghe e il pranzo mi attende. Riesco a sfoggiare l’unica frase francese che ho imparato ‘je voudrai eau en carafe’ (piccolo trucco per risparmiare); ordino la mia Soupe all’oignon con Gruvier e crostini di pane e la tanto agognata Boeuf Bourguignon, manzo cotto con verdure, erbe, spezie, ma soprattutto con Pinot Nero della Borgogna. Era un mio sogno assaggiarla nella sua patria, e devo proprio dire che non ha deluso le aspettative; tanti sapori che si amalgamano fino a creare un piatto eccezionale.

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Uno spiraglio di sole fa capolino dalla cupola dorata dell’Hotel des Invalides, dove Napoleone riposa e chissà, magari ogni tanto va ancora a fare qualche giro di perlustrazione per la sua Parigi, per vedere come è cambiata, e guarda cosa si trova davanti: la Tour Eiffel. Che avrebbe pensato lui della costruzione? Sarebbe stato d’accordo con gli ostili parigini, o l’avrebbe apprezzata ed eletta come simbolo di magnificenza e potere della Francia?

Ci sono soltanto due posti al mondo in cui possiamo vivere felici: a casa e a Parigi.
Ernest Hemingway

Parigi dall’alto, con pausa crepes

Il tour di 2 giorni a Parigi prosegue verso Montmartre, dove il Sacre Coeur osserva la città; il flusso degli anni e delle persone mutano e disegnano una storia che solo la basilica può raccontare, perchè vede e ascolta silenziosa le preghiere di coloro che si affidano a lei per cambiare le sorti delle loro vite. I suoi immacolati muri bianchi calcarei, riflettono il sole illuminando il famoso quartiere degli artisti; da qui sono passati tutti: Modigliani, Picasso, Renoir.

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Ancora oggi si vedono pittori creare le loro opere tra le strade della città e l’atmosfera mi fa pensare che nel film di Woody Allen – Midnight in Paris- ci sia qualcosa di vero, che se mi mettessi ad aspettare la 184 Landaulet (la macchina del tempo), lei arriverebbe davvero per portarmi nell’epoca che ha dato alla luce i miei artisti preferiti. Ma sono solo sogni, e il profumo delle crepes, dei croissant e delle eclair, mi riporta con i piedi per terra.

La giornata è stata lunga e intensa, la pioggia ha conferito quel tocco malinconico per godermi le emozioni che ho provato e i pensieri che mi affollavano la testa. Assaggiando tutti quei piatti tipici mi sentivo come Remì in Ratatuille, che poi è quello che ho sempre voluto, trasmettere le mie passioni agli altri.
Quindi grazie Parigi, per avermi fatta sentire come la protagonista di un film!



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